Oggi voglio rendere omaggio ad un bellissimo libro e ad un altrettanto bellissimo film: Trainspotting. Vidi questo film nel 1997, l'ho poi rivisto tantissime altre volte fino ai giorni nostri. Alcuni anni fa ho letto anche il libro da cui è tratto. Che dire? Capolavori assoluti. Ottimo scrittore, ottimo libro, ottimo film. Il tema trattato? Non mi voglio focalizzare sul tema della tossicodipendenza ma sul modello di vita preconfezionato che la società ci vuole mettere addosso. Viviamo costantemente in questo schema precostituito, tutti si aspettano da noi un certo comportamento, sotto sotto anche noi ce lo aspettiamo e lo seguiamo senza neanche farci troppe domande. Ma quanto sono vere le parole di Mark Renton:
"Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxi televisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita.